The Spitts Official Website
The Spitts Cut The Circulation Off Cover
Artist: The Spitts
Location: Sweden
Line-up:

Henke "ake" Akesson (vocals), David Jacobsson (bass, b.vocals), Henrik Janson (guitar, b.vocals), Stefan Yngvesson (drums)

Album: Cut The Circulation Off
Label & Pubblication Year: People Like You/Self, 2002
Tracklist: Rocketman rebel / Idiot boy / That’s my girl / A perfect home / I’m in love / I’ll try again / Somebody’s fun / Bobby B.I. who / Jetset warning / The fight / Humans, so used to be none / Silver toys
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Ed ecco i nuovi fuoriusciti dal manicomio del rock’n’roll scandinavo che dopo la solita trafila del demo e di un Ep targato 2001, si calano sul mercato con la prima prova sulla lunga distanza: il ribollente “Cut the circulation off”! Questi ragazzi ci sanno fare e miscelano gli elementi tipici del genere con una dose non eccessiva di irruenza di motorhediana memoria. Quindi songs vitaminiche che strizzano sempre l’occhio alla melodia e all’immediatezza, ma in grado di risultare eterogenee grazie a spunti degni di scapestrata follia! Che dire altrimenti di quella potenziale hit a titolo “I’m in love” in grado di miscelare Backyard Babies, Motorhead e componenti ska; per la quale è in preparazione un videoclip! Rimarrete estasiati da quei suoi fiati stralunati che vi inviteranno a varcare ubriachi fradici le porte di qualche fumoso pub. Finirete poi in qualche squallido saloon del Texas con “I’ll try again”. Partenza con ritmi rarefatti e atmosfera da duello western fino all’apertura all’altezza del refrain in un dinamitardo calderone di rumorosità e sguaiatezza. E quando le soluzioni sono meno particolareggiate ci pensa l’adrenalina a far salire le quotazioni, songs veloci e piene di fun quali “Bobby b.i. Who”, “Perfect home”, “That’s my girl” la beffarda “Idiot Boy” fra coretti alla Happy Days e quel suo riferimento, più o meno voluto, a “Leather boys with electric toys” dei Pretty Boy Floyd (…..That’s an idiot toy for an idiot boy)! Quest’album paga lo scotto di proporci verso la fine qualche riempitivo di troppo che non riesce a impreziosire ulteriormente il prodotto. Poco importa la rozza voce di “Ake” Akesson, il prezioso lavoro della chitarra di David Jacobsson, ritmiche pulsanti e potenti a cura del basso di Henrik Jansson e della batteria di Stefan Yngvesson, unite ad una buona produzione fanno di questo dischetto un prodotto imperdibile per i die hard fans del genere e da valorizzare per chi ricerca iniezioni adrenaliniche di Rock’n’Roll allo stato brado. Nel nome del Rock’n’Roll e di Santa Gnocca che gli Spitts siano con voi….e con la vostra discoteca!

Recensione Realizzata da Bruno Rossi.
Vote: 7